Come cambia la formazione dei manager

La formazione a distanza riguarda tutte le categorie di lavoratori, manager compresi. I molti impegni di lavoro possono distogliere i quadri e i dirigenti dai corsi di aggiornamento, che però sono fondamentali per ogni tipo mansione, soprattutto per chi, per il ruolo che ricopre, deve avere capacità di leadership e saper intercettare i nuovi bisogni delle persone. Per questo la formazione è importante ed è un vero e proprio arricchimento.
L’obiettivo dei corsi per i manager
Ogni corso deve essere studiato nei dettagli: viene infatti redatto un piano didattico con contenuti, durata e obiettivi. È necessario che il piano vada incontro ai bisogni dei quadri e dei dirigenti, che devono consolidare e migliorare la propria posizione e poi apportare vantaggi nell’organizzazione aziendale.
I manager sono figure già ampiamente formate, che necessitano di corsi con molta pratica e poca teoria, e soprattutto di miglioramenti concreti e tangibili. Per loro è importante pensare a una formazione ottimizzata, che abbia un linguaggio immediato e contenuti diretti. L’obiettivo è quello di coinvolgere, creare interattività e voglia di apprendere. Inoltre i corsi di formazione per manager dovrebbero garantire flessibilità e svolgersi quasi esclusivamente su piattaforme di e-learning, in modo che ogni dirigente in base ai propri impegni di lavoro sappia ritagliarsi in piena autonomia del tempo per l’aggiornamento professionale e l’acquisizione di nuove competenze.
Oggi, poi, con la diffusioni di nuovi dispositivi mobili è quasi del tutto scomparsa l’immagine del dipendente o manager che davanti al pc in una postazione fissa segue i corsi di formazione. Il “mobile learning” si sta sempre più diffondendo (preferito dal 99% degli utenti che ritiene la propria esperienza migliore), a vantaggio proprio di quelle figure come i manager che proprio per il lavoro che svolgono hanno la possibilità di effettuare l’apprendimento da qualsiasi luogo.
La storia dell’e-learning
I primi corsi di aggiornamento informatizzati furono attivati negli anni ‘60, ma fu con l’avvento di internet e del world wide web negli anni ‘90 che l’e-learning conobbe la grande diffusione. Il boom dell’apprendimento digitale si ebbe nel 2000, con l’utilizzo in massa di corsi informatizzati per i nuovi lavoratori e di aggiornamento per i profili già inseriti in azienda.
L’e-learning è un settore in continua crescita e sviluppo, lo dimostrano i dati: +900% di entrate negli ultimi 20 anni, con dimensioni che dovrebbero triplicarsi entro il 2025. Una forte accelerazione è avvenuta nel 2020 con la pandemia da Coronavirus, che ha costretto aziende e lavoratori a modificare le abitudine, spingendo su smart working, teleformazione e videoconferenze.
L’apprendimento online ha permesso la standardizzazione delle pratiche aziendali, fornendo un unico strumento formativo accessibile da qualsiasi luogo grazie a un cloud. Inoltre questo sistema consente a tutti, anche alle persone più introverse che mai prenderebbero parte a una discussione di gruppo, di partecipare alla formazione in modo completo, senza paura di sbagliare, avendo la libertà di esprimersi in maniera libera e di comprendere i propri punti deboli e lavorare su quelli.
Infine l’e-learning è un metodo di formazione ecologico, perchè riduce i consumi energetici (fino al 90%) e le emissioni di C02 (anche oltre l’85%) secondo uno studio dell’Open University. Uno strumento utile e indispensabile, a costi accessibili, per il presente e il futuro di tutte le aziende che vogliono attrarre e mantenere talenti e professionisti.
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