Da FondItalia oltre 19 milioni di euro per la formazione in sicurezza sul lavoro

Più di 19 milioni di euro investiti in poco più di 4 anni: questa è la somma messa a disposizione da FondItalia per finanziare programmi di formazione in materia di salute e sicurezza nel periodo che va da gennaio 2019 ad aprile 2023. Di questa cifra, oltre 8,3 milioni sono stati destinati a piccole imprese, circa 5 milioni a microimprese e oltre 4,3 milioni a medie imprese, mentre poco meno di 1,5 milioni sono stati assegnati alle grandi imprese.
I dati, presentati a fine giugno al Festival del Lavoro organizzato a Bologna dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, sono stati discussi e analizzati nel corso di una tavola rotonda dal titolo “Lavorare in sicurezza: sfide e opportunità dell’innovazione tecnologica e dell’inclusione sociale”, alla quale ha partecipato il vicepresidente e Direttore del Fondo, Egidio Sangue, ha analizzato in dettaglio i numeri relativi al finanziamento della formazione in ambito di salute e sicurezza.
Sangue ha sottolineato come la formazione rappresenti il principale strumento di prevenzione degli infortuni e ha evidenziato che coinvolgere i Fondi interprofessionali nella promozione della formazione su queste tematiche non solo assicura un adeguato sostegno economico, ma può anche contribuire a migliorarne la qualità, garantendo soprattutto alle piccole e medie imprese un supporto organizzato per la progettazione e il controllo.
Per quanto riguarda i finanziamenti, FondItalia ha erogato un totale di 19.251.737 euro di finanziamenti, beneficiando 5.789 imprese. La maggior parte di queste sono state microimprese (2.983) e piccole imprese (2.172), provenienti principalmente dalla Lombardia (1.937), Puglia (557), Campania (372) e Veneto (360). Le regioni Lazio e Piemonte sono risultate quasi appaiate con 277 e 275 imprese beneficiarie, mentre le regioni Basilicata, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia hanno registrato il numero più basso di imprese beneficiarie.
Tra le imprese che hanno beneficiato dei finanziamenti, 1.492 operano nel settore manifatturiero, 1.160 nel commercio, 813 nelle costruzioni e 528 nel settore dell’ospitalità (alberghi e ristoranti). Un dato interessante riguarda il settore delle costruzioni, in cui su 813 imprese beneficiarie, ben 474 sono microimprese, dimostrando come anche le aziende di dimensioni ridotte siano particolarmente sensibili alla cultura della formazione in un settore complesso come quello edilizio.
Complessivamente, grazie ai finanziamenti di FondItalia, sono stati formati 61.200 lavoratori in materia di salute e sicurezza. La maggior parte di essi (21.438) appartiene a piccole imprese, seguiti dai lavoratori delle medie imprese (18.147). La maggior concentrazione di lavoratori formati si trova nei settori manifatturiero (12.538), commercio (10.439) e sanità e assistenza sociale (7.221).
Il vicepresidente di FondItalia ha sottolineato l’importanza dei Fondi Interprofessionali nel garantire il supporto finanziario e offrire, attraverso la certificazione degli enti di formazione, un sistema controllato e condiviso che consente alle imprese di accedere a una formazione qualificata. Ha anche sottolineato che il 30% delle attività di formazione finanziate da FondItalia riguardano tematiche di salute e sicurezza sul lavoro, sottolineando l’importanza di interventi straordinari per garantire la sicurezza dei lavoratori e utilizzando le risorse dei Fondi interprofessionali anche per la cassa integrazione.