Le competenze del futuro secondo un’indagine del McKinsey Global Institute

competenze lavoro

Articolo redatto da Osservatorio FondItalia

Una recente ricerca del McKinsey Global Institute ha individuato le competenze che saranno sempre più richieste sul mercato del lavoro a seguito dell’innovazione tecnologica caratterizzata dal mix di intelligenza artificiale e robotica.

Secondo lo studio diminuirà l’importanza delle abilità manuali e fisiche, oltre che cognitive di base, mentre aumenterà la domanda di abilità tecnologiche, sociali, emotive e cognitive di alto livello.
La ricerca ha identificato un insieme di 56 competenze fondamentali che già oggi sono associate a una maggiore probabilità di occupazione, redditi più elevati e soddisfazione sul lavoro.

In un mercato del lavoro sempre più automatizzato, digitale e dinamico, tutti i cittadini trarranno vantaggio dal possedere una serie di competenze fondamentali che, indipendentemente dal settore di attività, saranno utili per soddisfare i seguenti tre criteri:

  • aggiungere valore rispetto a ciò che può essere fatto da sistemi automatizzati e macchine intelligenti;
  • operare in un ambiente digitale;
  • adattarsi continuamente a nuovi modi di lavorare e nuove occupazioni.

Gli autori dell’indagine sono partiti da quattro ampie categorie di abilità: cognitive, digitali, interpersonali e di autoleadership. Successivamente, hanno identificato 13 gruppi di competenze appartenenti a tali categorie. Ad esempio, comunicazione e agilità mentale sono due gruppi di abilità che appartengono alla categoria cognitiva, mentre l’efficacia del lavoro di squadra appartiene alla categoria interpersonale.
In questi gruppi di competenze rientrano 56 elementi distinti di talento, denominati DELTA, che rappresentano un mix di abilità e attitudini.

 

ABILITÀ COGNITIVE

 Pensiero critico

Risoluzione di problemi

Ragionamento logico

Comprendere gli orientamenti

Ricercare informazioni rilevanti

Pianificazione e modalità di lavoro

Sviluppo di un piano di lavoro

Gestione del tempo e individuazione delle priorità

Pensiero agile

Comunicazione

Capacità di narrazione e comunicazione pubblica

Formulare domande corrette

Sintetizzare informazioni

Ascolto attivo

Agilità mentale

Creatività e immaginazione

Trasferire le conoscenze in contesti differenti

Adottare prospettive diverse

Adattabilità

Capacità di imparare

 

ABILITÀ DIGITALI

 Fluidità e cittadinanza digitale

Alfabetizzazione digitale

Apprendimento digitale

Collaborazione digitale

Etica digitale

Utilizzo e sviluppo di software

Alfabetizzazione alla programmazione

Analisi di dati e statistiche

Pensiero computazionale e algoritmico

Comprensione di sistemi digitali

Alfabetizzazione dei dati

Sistemi intelligenti

Alfabetizzazione sulla cybersecurity

Traduzione e abilitazione tecnologica

 

ABILITÀ INTERPERSONALI

 Sistemi di mobilitazione

Modelli di comportamento

Negoziazione win-win

Creazione e Ispirazione di visioni

Consapevolezza organizzativa

Sviluppo di relazioni

Empatia

Ispirazione di fiducia

Umiltà

Socialità

Efficacia del lavoro di squadra

Promuovere inclusività

Motivare personalità diverse

Risolvere conflitti

Collaborare

Coaching

Migliorare le persone

 

AUTOLEADERSHIP

Autoconsapevolezza e autogestione

Comprendere le proprie emozioni

Autocontrollo

Comprendere i propri punti di forza

Integrità

Automotivazione e benessere

Fiducia in sé stessi

Imprenditorialità

Coraggio e assunzione di rischi

Guidare il cambiamento e l’innovazione

Energia, passione e ottimismo

Rompere l’ortodossia

Raggiungimento di obiettivi

Padronanza e risolutezza

Orientamento al successo

Grinta e tenacia

Affrontare l’incertezza

Capacità di crescita autonoma

I risultati hanno dimostrato che le competenze degli intervistati era più bassa in due gruppi di competenze nella categoria digitale: utilizzo e sviluppo di software e comprensione dei sistemi digitali. Anche le competenze nei gruppi comunicazione e pianificazione e modalità di lavoro, entrambi nella categoria cognitiva, è risultata inferiore alla media.

Nel complesso, gli intervistati con un titolo universitario hanno ottenuto punteggi di competenza più alti, suggerendo che i lavoratori con livelli di istruzione elevati sono più preparati ad affrontare i cambiamenti del mondo del lavoro.

Tuttavia, un livello di istruzione più elevato non è associato a una maggiore competenza in tutti i DELTA. L’associazione vale per molti DELTA nelle categorie cognitive e digitali. In altri casi, in particolare all’interno delle categorie di autoleadrship e interpersonali, come “fiducia in se stessi”, “affrontare l’incertezza”, “coraggio e assunzione di rischi”, “empatia”, “coaching” e “risolvere i conflitti”, non esiste invece una correlazione del genere. Per alcuni DELTA, una maggiore istruzione era associata a una minore competenza, come ad esempio nel caso dell’“umiltà”.

I risultati hanno mostrato che gli intervistati con maggiori competenze nei DELTA hanno, in media, maggiori probabilità di essere occupati, godono di redditi più elevati e una maggiore soddisfazione sul lavoro.
L’indagine evidenzia come l’occupazione sia fortemente associata alla competenza in diversi DELTA all’interno della categoria di auto-leadership, in particolare “affrontare l’incertezza” e “orientamento al successo”.
I redditi elevati sono stati maggiormente associati alla competenza nei quattro gruppi in cui i livelli di competenza complessivi erano più bassi tra gli intervistati, ovvero comprensione dei sistemi digitali, uso e sviluppo di software, pianificazione e modalità di lavoro e comunicazione (i primi due rientrano nella categoria digitale e gli ultimi due all’interno della categoria cognitiva).

Le competenze digitali sembrano essere particolarmente associate a redditi più alti: un intervistato con maggiori competenze digitali in tutti i DELTA digitali ha il 41% di probabilità in più di guadagnare un reddito superiore del 20% rispetto agli intervistati con minori competenze digitali. Il confronto equivalente era del 30% per i DELTA cognitivi, il 24% per i DELTA di autoleadership e il 14% per i DELTA interpersonali.

Sulla base di questi risultati, l’indagine avanza delle proposte per il futuro. In primo luogo, afferma la necessità di riformare i sistemi educativi, aggiornando i curricula al fine di concentrarsi maggiormente sui DELTA.

In secondo luogo, ritiene necessario provvedere ad una riforma del sistema di formazione professionale continua.
La ricerca ha dimostrato che i DELTA di autoleadership possono essere particolarmente importanti per i risultati occupazionali, ma questi non sono comunemente coperti dai programmi di formazione per adulti. Ad esempio, una rassegna dei corsi di formazione dimostra che i moduli per sviluppare DELTA all’interno dei gruppi di abilità quali “raggiungimento degli obiettivi” o “autoconsapevolezza e autogestione” erano 20 volte meno comuni di quelli per sviluppare DELTA di comunicazione. Potrebbe essere una lacuna urgente da colmare per rispondere adeguatamente all’ondata di disoccupazione causata dalla pandemia di COVID-19.

L’indagine si conclude con le seguenti proposte:

1) Istituire un aggregatore di programmi di formazione per attirare studenti adulti e incoraggiare l’apprendimento permanente. Gli algoritmi di intelligenza artificiale potrebbero guidare gli utenti nella necessità di migliorare o riqualificare le proprie competenze in funzione di una nuova professione e selezionare i programmi di formazione pertinenti. Per sviluppare algoritmi accurati, i governi dovrebbero raccogliere e organizzare dati sulla domanda del mercato di posti di lavoro e sulle competenze richieste, nonché dati sui programmi di formazione. I programmi elencati dovrebbero includere quelli che insegnano DELTA correlati ai risultati relativi al lavoro. I DELTA sull’autoleadership potrebbero essere particolarmente importanti dato il loro legame con l’occupazione.

2) Introdurre un sistema di certificazione basato sulle competenze. Le qualifiche professionali rischiano di diventare obsolete rapidamente man mano che emergono nuove professioni. Pertanto, una certificazione basata sulle competenze può soddisfare meglio le           esigenze dei datori di lavoro. I fornitori di servizi formativi potrebbero sviluppare programmi che coprono le abilità pratiche e i DELTA richiesti per svolgere una determinata occupazione, ma aggiungere nuovi moduli o rimuovere quelli vecchi seguendo l’evoluzione delle occupazioni.

3) Premiare i programmi formativi che prestano una maggiore attenzione ai DELTA associati all’occupazione. Ad esempio, ai tirocinanti potrebbero essere offerti bonus  economici solo per partecipare a questo tipo di programmi formativi, mentre il finanziamento ai formatori  potrebbe essere subordinato ai risultati occupazionali o alla fornitura di moduli di formazione che includono determinati DELTA.

Link alla ricerca: https://www.mckinsey.com/industries/public-and-social-sector/our-insights/defining-the-skills-citizens-will-need-in-the-future-world-of-work