Piano industria 4.0: cosa succederà nel 2020? Le agevolazioni per le imprese nella nuova Legge di Bilancio

Confermate le agevolazioni fiscali come iperammortamento, superammortamento, bonus ricerca e sviluppo, credito d’imposta formazione anche nella nuova Legge di Bilancio, presentata in Parlamento a metà ottobre e inviata all’UE. Il documento finanziario entrerà in vigore il 1° gennaio 2020, ma dovrà essere approvato in via definitiva dalle Camere entro il 31 dicembre 2019.
Le agevolazioni per le imprese
Il Governo con questa proroga del Piano Industria 4.0 continua ad incentivare le aziende per quanto riguarda l’ammodernamento dei beni strumentali, ma anche la formazione digitale dei dipendenti. Le aziende finora hanno potuto investire in innovazioni tecnologiche, ottenendo anche degli effetti benefici sul mercato. Una strada importante questa tracciata dal Piano Industria 4.0 che dà alle imprese la possibilità di usufruire di una serie di bonus fiscali per lo sviluppo digitale, proiettandosi quindi verso la quarta rivoluzione industriale.
L’iperammortamento, in particolare, favorisce l’investimento a una produzione sempre più automatizzata e iperconnessa (al 270% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, al 200% fino a 10 milioni di euro e al 150% fino a 20 milioni); il superammortamento invece prevede maggioranze del 30% sull’acquisto di beni strumentali nuovi. Il bonus formazione è invece riferito agli investimenti per il personale (credito d’imposta al 40% fino a 300mila euro); infine ricerca e sviluppo con un credito d’imposta dal 25 al 50%, fino a un tetto di 10 milioni di euro. Nella nuova Legge di Bilancio 2020 ci saranno anche delle agevolazioni per andare incontro alle Pmi.
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Le novità della Legge di Bilancio 2020
Il Governo ha deciso di continuare a incentivare il Piano Industria 4.0 per stimolare le imprese a nuovi investimenti. Le novità inserire e che attendono l’approvazione riguardano: il piano strutturale per il Mezzogiorno; e il patto verde (Green new deal) per investimenti sostenibili;. Per andare incontro ai lavoratori è previsto, invece, un piano strategico di prevenzione infortuni e malattie professionali, leggi sulla parità di genere nelle retribuzioni e sull’equo compenso.
La situazione delle imprese 4-0
L’ultimo rapporto Mise sulla diffusione delle imprese 4.0 pubblicato nel luglio 2018 evidenziava un quadro in cui:
– l’8,4% delle imprese utilizza almeno una delle tecnologie considerate
– il 4,7% delle imprese ha in programma investimenti specifici nel prossimo triennio
– l’86,9% del totale imprese sono “tradizionali”, non utilizza tecnologie 4.0 e né ha in programma interventi futuri.
La diffusione delle tecnologie 4.0 è maggiore nel centro-nord (9,2%) rispetto al Mezzogiorno (6,1%).
Entrando nel dettaglio delle tecnologie utilizzate:
- il 48% circa delle imprese 4.0 utilizza solo le tecnologie di gestione dei dati
- il 36% è attivo sia nelle tecnologie che riguardano il processo produttivo in senso stretto sia nella gestione dei dati.
- Il 16% utilizza esclusivamente le tecnologie produttive.
Ovviamente più le aziende hanno un numero di dipendenti crescete e più riescono a fruttare tecnologie differenti.
Nel triennio che stiamo vivendo il 10% delle imprese prevede un intervento nel prossimo triennio e di queste almeno il 3,7% implementerebbe 4 o più tecnologie. Inoltre più aumenta il numero dei dipendenti e più la percentuale di investimento aumenta. Solo le imprese meridionali mostrano un divario negativo per gli impegni futuri.