Profilazione, valutazione ed attestazione delle competenze in azienda: C+ – lo strumento FondItalia

Con l’istituzione e l’attivazione del Fondo Nuove Competenze, nel corso dell’ottobre 2020, in piena crisi pandemica, ha  mosso i primi passi anche in Italia una strategia di valorizzazione degli apprendimenti formali, informali e non formali a sostegno dell’occupabilità delle persone, in cui anche i Fondi Interprofessionali, nella prospettiva disegnata dal PNRR, possano intraprendere azioni ed investimenti importanti sulla strada della valorizzazione delle competenze dei lavoratori. 

Con il Decreto interministeriale del 9 ottobre 2020, è stato avviato, di fatto, in particolare per i lavoratori occupati nelle imprese, un primo esempio di politica del lavoro in grado di coniugare apprendimento ed attestazione delle competenze acquisite.

Il Fondo Nuove Competenze, quindi, ha reso finalmente operativo il disposto del D.L. n.13 del 16 gennaio 2013 e, al di là della sua attuazione a sostegno dell’economia devastata dall’epidemia Covid-19, ha costituito la nuova frontiera nella quale i sistemi dell’Istruzione e della Formazione si troveranno ad operare nel prossimo futuro.

È sulla base di tali presupposti che FondItalia, il Fondo Interprofessionale promosso da FederTerziario e UGL,  ha avviato un percorso di analisi e ricerca delle condizioni operative e strumentali atte ad integrare la valorizzazione delle competenze nella più generale azione di riqualificazione professionale svolta istituzionalmente dal Fondo.

Lo studio ha inteso fornire una prima risposta ai seguenti quesiti:

  • L’attestazione delle Competenze dei lavoratori può rappresentare un “plus” per l’azione del Fondo Interprofessionale?
  • come si può integrare il processo di attestazione delle competenze nell’azione formativa?
  • quali vantaggi possono derivare per il lavoratore e per l’impresa?
  • quali metodologie e strumenti possono essere adottati dal Fondo?

A tale scopo, lo studio è stato articolato in tre macroaree di attività volte a:

  • ricomporre il  quadro normativo di riferimento a livello comunitario ed italiano; 
  • raccogliere e analizzare le principali esperienze italiane in tema di valorizzazione delle competenze e funzione dell’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni;
  • procedere alla progettazione e allo sviluppo di una applicazione informatica per la gestione del processo di valorizzazione delle competenze dei lavoratori coinvolti nei processi formativi deliberati dal Fondo, con caratteristiche di integrabilità nel sistema informativo in uso al fondo, accessibile attraverso regole di profilazione (il sistema dei ruoli) determinate e gestite dal Fondo.

Da questo impegno, è nata una applicazione denominata C+, realizzata da InforJOB su commissione di FondItalia. Lo strumento, attualmente in fase di sperimentazione, utilizza i descrittori e le relazioni presenti nell’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni ed ha come principale finalità quella di offrire ai lavoratori un percorso assistito per mettere in trasparenza, attestare e validare le competenze acquisite lungo l’arco della vita; si tratta quindi di attestare e validare sia le competenze formali, derivanti dalla frequentazione scolastica e universitaria, sia le competenze informali e non formali acquisite sui luoghi di lavoro e di vita sociale.

«Il 2023 per iniziativa della Commissione è stato proclamato l’Anno Europeo delle Competenze – commenta Federico Lazzarini, Presidente di InforJOB – ed in coincidenza con questo evento si conclude il percorso di sviluppo e messa in esercizio dell’applicazione voluta da FondItalia come strumento di attestazione e valorizzazione delle competenze dei lavoratori delle imprese aderenti al Fondo. Si tratta di un passaggio importante – prosegue Lazzarini – che apre alla possibilità di promuovere e realizzare una Formazione Continua dei lavoratori sempre più funzionale ai reali fabbisogni di professionalità e di  colmare dunque i gap di conoscenza e competenza richiesti dall’innovazione e dalle trasformazioni i corso, e rafforzare dunque  la competitività  delle nostre Imprese».

La sperimentazione pilota persegue lo scopo di valutare, in termini di usabilità, compiutezza, integrabilità con i sistemi gestionali, l’utilità e l’efficacia dello strumento.